Circuito di Pomposa
KZR 2025
GP3 Pomposa
27 aprile

Gran galà del karting nazionale al circuito di pomposa (fe), dove fanno ritorno tanti campioni in occasione del gp3 del kzr championship 2025.
Dopo aver spiccato il volo nel mondo del motorsport, al Circuito di Pomposa fanno ritorno tanti ex campioni del KZR Championship, indossando le vesti di wild card durante il terzo appuntamento stagionale. Tra Rotax Junior e 18+ sono quindi diversi gli outsider che hanno alzato l’asticella dell’attenzione, con conseguente beneficio anche dello spettacolo in pista. Ospite d’eccezione Lorenzo Cossu, pilota professionista con già in bacheca successi in GT Cup tra Porsche e Ferrari, ora anche driver Lamborghini per il team Invictus.
Le gare sono state come sempre trasmesse in diretta sui canali ufficiali di Demorace, ai cui microfoni sono emerse le sensazioni dei protagonisti di giornata, alcuni dei quali autori delle prime vittorie stagionali da autentici underdog.
Nel resoconto delle gare, a cura di Simone Salsano, i passaggi principali che hanno permesso ai vincitori di conquistare la terza tappa del KZR Championship 2025 sul tracciato in provincia di Ferrara.
- Nuova livrea per i kart Rotax 2T Demorace
- Ritorno di tanti ex-campioni KZR
- Prime vittorie degli underdog
- Format a 6 gare sperimentato anche dalla Rotax Junior
ROTAX JUNIOR
Categoria sempre più equilibrata, che per la prima volta in stagione sperimenta la formula a 6 gare. La grande affluenza e partecipazione registrata a Pomposa, compreso il ritorno di Valerio De Gaetano e delle furie venete Davide Ruja e Mirko Graziani (rispettivamente campione Junior 2023 e Next Gen 2022 il primo, Next Gen 2023 il secondo), permette all’organizzazione di dividere i 14 piloti in quattro diversi raggruppamenti sulla base dei risultati di qualifica.
Neanche a dirlo, il peso specifico di questa sessione mette in luce un livello omogeneo ed elevatissimo, portando i primi sei della combinata mattutina a chiudere il giro veloce in appena 9 decimi. La maggior parte di loro si piazza sul minuto e 6 basso, ma il tempo record delle prove cronometrate va in direzione di Davide Ruja, unico in grado di abbattere quel muro con l’1:05.6 da pole position.
Ruja è quindi aprifila della prima manche, con al suo fianco la sorpresa Matteo Marconi, secondo ai crono. E, sebbene si tratti una gara intensa e serrata, l’ordine si mantiene stabile, con anche la terza posizione di Iozzi fissa nonostante le insidie di Cerbone. Durante la prova successiva, con i gruppi C e D, si ripete pressoché lo stesso, anche se con andamenti diversi. A differenza di una vittoria solida e convinta di Ruja, stavolta per De Gaetano l’esultanza è sudata e sofferta, complice un’ottimo lavoro di Celentano. Squalificato invece Graziani per un contatto che mette fuorigioco Ghidorzi. Dopo la prima vittoria in KZR, De Gaetano fa il paio con il podio del terzo turno, in cui sfida da vicino un imbattibile Ruja. L’ex campione si rende infatti autore di una sfida contro il tempo, realizzando una serie di crono viola in rapida successione, fino al clamoroso 1:04.7 dell’ultimo giro con cui concretizza un vantaggio di oltre 8 secondi sugli inseguitori. Iozzi stavolta anticipa De Gaetano, mentre Graziani si riprende chiudendo quarto prima di Bruni.
In Gara4 Ruja riposa, dando modo ai rivali di rispondere in chiave classifica di giornata. Non sciupa l’occasione Marconi, che regala comunque con Celentano e Cerbone una sfida emozionante. Menzione d’onore stavolta per Davide Russo, già positivo due manche prima con un podio di spessore. Le ultime due prove sono poi quelle decisive, specie la quinta che – per come si conclude – tiene in gioco tutti, evitando la fuga di Ruja. Il veneto potrebbe chiudere i conti con una tripletta, e i primi giri lo lasciano anche intendere. Tuttavia, dapprima Iozzi è bravo a restargli attaccato, poi Celentano ricuce il distacco aprendo ad un ultimo giro di fuoco. La bagarre si accende in extremis, con un varco libero che lo stesso pilota campano attendeva con furbizia. La vittoria di Celentano si abbina con il passaggio a ruota di Iozzi che relega Ruja in terza posizione. Opportunità quindi per Marconi e De Gaetano in chiave classifica di categoria durante Gara6. Tuttavia, il pilota del Ricchi’s Driver – unico potenzialmente in grado di migliorare gli 80 punti del veneto – cede alla tensione dei primi giri, con conseguente risalita di De Gaetano e Graziani. Battaglia prolungata poi anche con Cerbone, mentre Amabili e Bernardi si assestano a metà gruppo. L’ultimo vincitore di Pomposa è quindi la giovane wild card impegnata quest’anno nel racing ACI, che dopo la prima gioia al KZR bissa l’esultanza pareggiando il punteggio complessivo di Ruja. A quota 80 si concretizza dunque un ex aequo, risolto dalla pole del veneto che vince il round.
CLASSIFICA: 1. RUJA – 2. DE GAETANO – 3. CELENTANO – 4. MARCONI – 5. IOZZI – 6. CERBONE – 7. RUSSO – 8. AMABILI – 9. BRUNI – 10. BERNARDI – 11. SMARGIASSI – 12. CONTALDO – 13. GRAZIANI – 14. GHIDORZI

CATEGORIA ROTAX 18+
Tutto esaurito a Pomposa per la categoria sempre più numerosa: stavolta ai soliti noti si aggiungono le stelle Lorenzo Cossu e Matteo Smaldone, le wild card come Luca Corvetto e la prima quota rosa dell’anno Eleonora Garbaglia. La conoscenza del kart e del relativo stile di guida utile è però fondamentale per ben figurare sin dalle qualifiche. Anche in questo caso sono nove i piloti racchiusi in meno di un secondo dopo la doppia sfida ai crono. Il migliore è Alessio Piras, che chiude sull’1:07.264, appena 14 millesimi in meno del compagno di squadra Pietro Cargnel e 98 del pilota Idromec JP Vincenzo Califano.
Il duo Ricchi’s apre quindi le danze in Gara1, tuttavia reggere l’urto non appare semplicissimo, considerando che dalle file seguenti spingono Smaldone, Parrinello e Silvestri. Proprio quest’ultimo, tra i favoriti per la vittoria finale, si rende autore di una rimonta da urlo conclusasi soltanto all’arrivo alla bandiera a scacchi, con cui riesce a rivendicare un anonimo nono posto in qualifica. Piras non può far altro che giungere secondo, prima di un buon Giuseppe Pandola, finalmente a podio. Al turno seguente c’è spazio di manovra dunque per Califano e Corbetta, ma in questo caso sono D’Onghia e Cossu a sfruttare la partenza dalla seconda fila. Mentre Longo e Paganin si assicurano le posizioni centrali prima del sottotono Ghidini (addirittura 15° ai crono della mattina), Corbetta infila Califano per la vittoria di Gara2, in ballo fino alla fine con D’Onghia per appena due decimi. Distacchi che invece aumentano nettamente nelle sessioni successive, già a partire da Gara3 in cui il poleman Piras decade sino al settimo posto (complice anche una penalità ai box). Salgono invece le quotazioni dei campioni Smaldone e Ghidini, che recuperano delle posizioni battagliando per le zone che contano. La wild card mette a segno un paio di sorpassi e si lancia verso la vittoria, mentre il classe Gentleman rimonta sei caselle scalzando anche Califano in prima fila. E per un favorito che recupera, ce n’è un altro che viene inghiottito dalle sabbie mobili di metà gruppo: Silvestri si blocca al nono posto, dopo soprattutto i positivi Paganin e Pandola.
Diverse sono quindi le sorprese già a metà evento, a cui se ne aggiungono anche delle altre con piacevole sorpresa del pubblico presente a Comacchio. Gara4 è infatti lo scenario perfetto per i Gentleman Corvetto e Parrinello, che si tolgono lo sfizio di mettere tutti a sedere, compresi i più quotati Cargnel e Corbetta. La wild card sarda, al ritorno al KZR dopo aver conquistato la simpatia di tutti nelle passate edizioni, ricorda i bei tempi in cui era uno dei pochi a tenere testa all’imbattibile Ghidini, con una partenza lampo che lo proietta avanti di cinque posizioni. La sua è una vittoria simbolica, che lascia il favorito GP Corbetta e lo Sport Mongelli ad oltre 4 secondi di distacco, dietro il già citato Parrinello. Con quattro vincitori di manche diversi l’uno dall’altro si arriva quindi alle fasi finali con estrema incertezza matematica, ed ecco che quindi il duo Piras-Corbetta capisce di avere poche altre chance per il primato finale. Anche stavolta però il romano è poco fortunato, mentre Smaldone dimostra di essere in confidenza con la pista di casa. Miglioramenti arrivano anche dalla star Cossu, che dopo un ritiro in Gara4 ritrova il feeling con il kart e strappa un podio incoraggiante. Nel mezzo Corbetta resiste e resta costantemente a punti, mentre da segnalare è il quinto posto finale di Pandola, che anticipa i penalizzati Corvetto, Silvestri e Michele Ricchi. Le penalità fioccano poi anche all’ultimo round di giornata, estremamente concitato nelle sue fasi di gara, stavolta in direzione dei noti Califano e Ghidini, oltre che di Albiero e D’Onghia. Risalgono sub iudice quindi le posizioni dei vari Mongelli, Mirko Ricchi e Paganin, di nuovo terzo. Nessuno può però battere il punteggio di Corbetta e Smaldone, rispettivamente a quota 74 e 72 punti, ma a giocarsi il terzo posto sul podio di giornata arrivano Parrinello e Cargnel. L’altoatesino stavolta è impeccabile e riesce a confermare la posizione da pole nel corso dei dieci giri con anche 11 secondi di vantaggio dagli inseguitori. Parrinello invece viene messo a dura prova dalle bagarre centrali, ma resiste e chiude secondo, assicurandosi così vittoria di classe e podio assoluto.
CLASSIFICA: 1. CORBETTA – 2. SMALDONE – 3. PARRINELLO – 4. CARGNEL – 5. CORVETTO – 6. SILVESTRI – 7. PIRAS – 8. D’ONGHIA – 9. PAGANIN – 10. CALIFANO – 11. PANDOLA – 12. RICCHI MIR. – 13. GHIDINI – 14. MONGELLI – 15. LONGO – 16. CANTILE – 17. RICCHI MIC. – 18. ALBIERO – 19. COSSU – 20. AUDISIO – 21. GRAZIANI – 22. CANNATA – 23. CARBAGLIA



